…brasile e sanremo….3/11

leggo sempre volentieri noticum per capire meglio cosa bolle nella pentola della chiesa e a volte faccio il rompi:nell'opinione d.maurilio guasco sottolinea la stridente miseria delle favelas di salvador de bahia  con i ricchi abiti del festival di sanremo. la mia impressione è che si fanno discorsi vecchi di trenta-quaranta anni,il brasile da parecchi anni è e si comporta da grande potenza anche con le ultime tre presidenze di sinistra,il brasile è tre volte più popolato dell'italia e ventotto volte più grande,ha immense ricchezze e appunto fa una politica da potenza compresa la produzione e la vendita delle armi,la miseria delle favelas stride anche con le spese per il carnevale di rio e con il gran premio del brasile.   si continua a criminalizzare l'europa e il mondo "occidentale"ma forse la maggior parte dello sforzo in mezzi e personale per il "terzo mondo"viene ancora da questa parte.

qualcosa di simile è capitato in africa:da vent'anni sono comprati e invasi dai cinesi e hanno continuato a tuonare contro l'imperialismo americano(ed europeo),che pure c'è stato(una volta). saluti.  d.silvano cuffolo.oropa

 

 

…controcorrente…

 

Nei  mesi scorsi, in risposta agli scandali dei nostri governanti, abbiamo avuto in tante città numerose manifestazioni in difesa della donna,della sua dignità,una “rivoluzione” al femminile,una larga protesta per stili di vita più morali.

Certamente nei prossimi decenni la vera rivoluzione sarà quella delle donne,in tutto il mondo,una rivoluzione per avere più uguaglianza,più ascolto,più influenza nelle scelte e nelle famiglie e nella società e negli stati.

E probabilmente questo processo durerà qualche secolo,perché la donna viene da milioni di anni di sottomissione.

Ma in tutte queste giuste e sacrosante aspirazioni manca forse un po’ di autocritica.

L’uomo e la donna insieme sono creati a immagine di Dio,ma insieme anche hanno peccato,il male ha colpito entrambi,

il cammino di redenzione riguarda tutti e due e durerà fino alla fine del mondo.

L’umanità non diventa più buona solo perché viene guidata da più donne.

La conversione alla quale ci chiama il vangelo riguarda tutti.

Senza conversione del cuore anche la donna farà ricadere su altri il disordine che porta in se, come tutti.

Per la sua libertà sarà tentata di spegnere la vita che le nasce dentro,sarà incapace del sacrificio necessario a far crescere questa vita, le tante separazioni e i tanti divorzi che stanno disfacendo le famiglie in questo nostro tempo,non vengono dalle colpe di uno solo.

Un nuovo modello di famiglia più rispettoso della dignità di ciascuno può nascere in un lungo cammino di conversione e

con l’aiuto determinante della grazia di Dio come ci ricorda questo tempo di Pasqua.

 

d.silvano

 

Controcorrente….

 

Di fronte agli avvenimenti della società odierna,noi adulti sovente ci lamentiamo:  non è più come una volta,non c’è più religione,non c’è più morale…e ci dimentichiamo che questa

società di oggi l’abbiamo plasmata così proprio noi adulti.    Tra quaranta,cinquanta anni il sistema di vita sarà come l’avranno costruito i ventenni di oggi,  ma questo qui l’abbiamo

costruito noi e ci vuole poco a dimostrarlo,attraverso due momenti decisivi della società italiana:    il referendum sul divorzio del maggio 1974 e il referendum sull’aborto del maggio 1981.      Tutti quelli che hanno più di 58 anni hanno votato in larga maggioranza,oltre il 60%,per il tipo di famiglia che abbiamo oggi.  Con questo non si vuol dire che sia tutto negativo,ma senza dubbio larga parte del modo di vivere oggi,l’abbiamo costruito noi sessantenni,settantenni,ottantenni,ecc….noi che siamo stati educati nelle famiglie di una volta,noi che siamo stati istruiti nelle scuole di una volta,noi che abbiamo fatto il catechismo di una volta.

Questo discorso vale ancora di più per il referendum sull’aborto che ha avuto addirittura l’80% dei consensi,  quindi tutti quelli che oggi hanno dai 48 anni in su(si votava a 18 anni),

hanno contribuito volontariamente a questa società di oggi molto più libera e disinibita ad esempio nella morale sessuale.

La società di oggi un po’ in tutto il mondo vive una crisi di crescita,un rimescolamento generale di valori alla ricerca di nuovi equilibri,   ma non c’è da puntare il dito contro questo o quest’altro : siamo noi adulti che abbiamo plasmato la società di oggi nel bene e nel male,nei pregi e nei difetti,ci sono le tracce dei nostri peccati e della grazia di Dio nel faticoso cammino di redenzione.

d. silvano cuffolo  

 

Alla  redazione di Zenit.org    25/09/2011  “ogni 5 minuti un cristiano viene ucciso”

 

Ho letto il vostro articolo del 25 set.,riportato anche su riviste missionarie.

Se un cristiano viene ucciso ogni 5 minuti,sono circa 300 al giorno e i nostri giornali,tipo avvenire od osservatore romano,ogni giorno dovrebbero riportare un trafiletto: ieri, nel tal posto,sono stati uccisi 300 cristiani e queste sono le testimonianze,oppure,questa settimana,questo mese,lì e là,sono stati uccisi 2.000,9.000 cristiani.

Le riviste missionarie riportano per il 2010 il numero di alcune decine di martiri cristiani,la stragrande maggioranza nell’america latina e nell’africa sub sahariana (sovente per criminalità comune) e solo una piccola parte in area musulmana e indù.

La più grande strage di cristiani degli ultimi 20 anni è avvenuta in rwanda, un milione di cristiani massacrati da altri cristiani.

La persecuzione contro i cristiani oggi esiste ma non ha queste cifre.

Anzi oserei dire che la persecuzione più grande da almeno 20 anni (vedi algeria)è interna al mondo musulmano,quasi ogni settimana sentiamo di moschee fatte saltare in aria con la gente dentro,musulmani che massacrano altri musulmani.

La malattia adesso ce l’hanno loro come l’abbiamo avuta noi nel secolo passato: comunismo e nazismo in europa hanno divorato decine di milioni di loro figli,quasi tutti battezzati,da una parte e dall’altra,e 6 milioni di ebrei.

Saluti e buon lavoro  d. silvano

 

 

 

controcorrente…… il laicismo sta vincendo..

 

Davanti alle sollevazioni popolari di questi ultimi mesi nel Nord Africa,in Medio Oriente e un po’ in tutti i paesi arabi e musulmani,vien da esclamare:”grazie a Dio” sta prevalendo una visione laica della vita,sta vincendo il laicismo,i frutti

dell’illuminismo e della rivoluzione francese si stanno pian piano allargando nel mondo.  E’paradossale ringraziare il Signore

per  la vittoria dei principi laici,ma è proprio questa libertà che i popoli cristiani dell’Europa hanno raggiunto con un travaglio di molti secoli.

In questi ultimi anni,dopo il crollo improvviso delle ideologie e degli stati marxisti,abbiamo avuto la sorpresa del fondamentalismo islamico,un ritorno alla violenza religiosa,un uccidere e farsi uccidere in nome di Dio con largo consenso nel

mondo musulmano,almeno così sembrava,e invece,specialmente tra i giovani,stava maturando un nuovo desiderio di libertà.

Certamente sarà un lungo processo di maturazione con momenti difficili e inevitabili sofferenze.

Anche noi in Europa abbiamo impiegato secoli di guerre per liberare i nostri popoli e siamo passati da colonialismo,fascismo,nazismo,comunismo: abbiamo imparato alla fine a rispettarci di più,a garantire a tutti ed a ciascuno

i principali diritti civili.

Tutto questo è motivo di gioia anche per noi cristiani, Gesù aveva sostanzialmente una visione laica della vita civile degli stati

“date a Cesare ciò che è di Cesare,date a Dio ciò che è di Dio” ed era molto libero anche nella sua spiritualità

“è venuto il momento in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre,perché Dio è Spirito e quelli che lo

adorano devono adorarlo in spirito e verità”.

 

d .silvano

 

 

 

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